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- Manuel Granieri
Il Digiuno Intermittente
Negli ultimi anni si è sentito molto parlare di Digiuno Intermittente (IF) legato alla perdita di peso. Quando si parla di IF, ci si riferisce a periodi di tempo regolari con apporto calorico nullo o molto limitato.
Ci sono diversi approcci IF:
- 16:8 (16 ore di digiuno – 8 ore di alimentazione)
- 5:2 (5 giorni di alimentazione e 2 giorni con appoto calorico di 500-600 kcal)
- giorni alterni (un digiuno di 24h alternato)
Durante il periodo di alimentazione si può mangiare ad libitum oppure possono essere inserite restrizioni caloriche in base al soggetto
"Il digiuno intermittente è un metodo valido per la perdita di peso?"
Perdita di peso
Visto il preoccupante aumento dei tassi di obesità a livello globale, sta crescendo l’attenzione sugli interventi dietetici che si possono applicare. Le più comuni sono le diete ipocaloriche, che consentono una perdita di peso iniziale ma spesso non sostenute nel tempo. Per cui molti studi si sono focalizzati sull’uso del digiuno per il trattamento dell’obesità e del diabete.
I dati che emergono dagli studi
Una revisione sistematica ha valutato l’intervento del IF sulla perdita di peso, e i risultati emersi sono promettenti.
Sui 27 studi presi in considerazione c’è stata una perdita di peso dallo 0,8% al 13% rispetto al valore iniziale di peso corporeo.
In 16 studi è stato preso in considerazione l’indice di massa corporea (BMI) con una perdita media del 4,3% e la circonferenza vita è diminuita in un range di 3-8 cm.
12 studi hanno confrontato IF con le diete ipocaloriche sulla perdita di peso non evidenziando però delle differenze, entrambe hanno stimato percentuali simili sulla perdita e con aderenze simili ai metodi di alimentazione.
Un solo studio ha combinato la restrizione calorica durante un periodo di digiuno intermittente, evidenziando una maggiore perdita di peso rispetto al solo approccio di IF.
In tutti gli studi è stato notato un recupero di peso di circa 2% al termine del periodo di diugiuno intermittente
E sul Diabete?
I dati che emergono dagli studi sul controllo glicemico sono promettenti. In 5 studi in soggetti con diabete di tipo 2, in cui è stato impostato un digiuno di almeno 16 ore, ci sono state diminuzioni sul livello di insulina e di glucosio a digiuno. Anche l’utilizzo di farmaci e i livelli di emoglobina A1c sono diminuiti, sottolineando così i miglioramenti.
Come riportato anche dagli studi, questo approccio su pazienti diabetici di tipo 2 deve essere supportato da un medico, il quale regolerà la farmaco terapia del soggetto durante i periodi di digiuno, per non rischiare di incappare in gravi ipoglicemie
In conclusione
Gli approcci di Digiuno Intermittente possono essere delle soluzioni valide per la perdita di peso e migliorare il profilo glicemico del paziente.
E’ un metodo che va bene per tutti? Assolutamente NO!
Ci sono delle controindicazioni, per cui prima di iniziare, bisognerebbe confrontarsi con il proprio medico e poi affidarsi per l’impostazione del modello di digiuno a professionisti dell’alimentazione
Fonte:
Intermittent fasting and weight loss
Canadian Family Physician | Le Médecin de famille canadien – Vol 66: FEBRUARY | FÉVRIER 2020