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I disturbi dello spettro autistico sono caratterizzati da problematiche neurologiche e dello sviluppo che influenzano la comunicazione e i comportamenti dei soggetti (squilibri nella funzione sinaptica e dei neurotrasmettitori)

"Una carenza di acidi grassi può avere effetti negati nella ASD"

E’ stato già dimostrato come la farmaco-terapia possa essere di aiuto nel trattamento dell’autismo, purtroppo con alcuni effetti collaterali, perciò molti studi hanno valutato come l’intervento nutrizionale possa influire sulla ASD, riscontrando effettivamente dei miglioramenti

Gli acidi grassi polinsaturi (PUFA) sono essenziali per la normale crescita e funzione cerebrale, sono grassi che devono essere assunti attraverso l’alimentazione e si trovano principalmente nel pesce e nel suo olio

Alcuni studi hanno riportato come una carenza di questi acidi grassi possa essere coinvolta nei disturbi neurologici infantili, tra cui l’autismo

Diversi studi hanno voluto analizzare gli effetti dell’integrazione di omega 3 nei bambini con spettro autistico e i risultati ottenuti sono incoraggianti poiché si è evidenziata una riduzione della iperattività, un miglioramento nel linguaggio e nel deficit di attenzione, nelle capacità di letture in quei soggetti con capacità iniziali più basse

I meccanismi di azione degli effetti, che gli omega 3 abbiano nella ASD, non sono stati ancora del tutto compresi.

Si presuppone che ci sia una modulazione dei sistemi serotoninergici e dopaminergici, con un’ azione neuroprotettiva degli acidi grassi che potrebbe spiegare così gli effetti positivi evidenziati.

Fonte:

The effect of omega-3 fatty acids supplementation on social and behavioral disorders of children with autism: a randomized clinical trial

https://doi.org/10.5114/pedm.2020.101806

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