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- Manuel Granieri
La maggior parte degli studi riportano la fame emotiva come risposta ad emozioni negative, ad es. tristezza o rabbia, dove la scelta ricade su cibi ad alto contenuto energetico e a bassa densità di nutrienti nella loro risposta alle loro emozioni con una maggiore assunzione di zuccheri e grassi.
"Le emozioni negative come ansia o rabbia possono scatenare la fame emotiva"
Una recente revisione sistematica suggerisce che gli individui possono anche rispondere quando provano sentimenti positivi, come gioia o eccitazione. Indipendentemente dal tipo di emozione, la fame emotiva è associata a una maggiore adiposità e a un indice di massa corporea (BMI) più elevato, questi comportamenti tipici, abbuffate e perdita di controllo sul cibo, possono contribuire ad aumentare il rischio di obesità nel corso del tempo.
Regolare le emozioni è una forma di autoregolazione che è stata presa in considerazione non solo nella ricerca sull’obesità, ma anche in studi relativi alla depressione e ai comportamenti alimentari.
La scarsa regolazione delle emozioni nei bambini è stata identificata come un predittore di comportamenti ad alto rischio (ad esempio, abuso di sostanze), problemi di salute mentale e un rischio più elevato di diventare adulti in sovrappeso o obesi
In questo studio i ricercatori hanno valutato l’impatto della fame emotiva su una popolazione di adolescenti. Durante l’indagine sono stati evidenziati episodi di abbuffate, i quali sono stati correlati ad una minore soddisfazione corporea, il che non sorprende poiché periodi precedenti di eccessiva restrizione calorica sono spesso seguiti da episodi di eccesso di cibo.
Nel campione di studio, le ragazze hanno riportato un’immagine corporea negativa più elevata rispetto ai ragazzi, il che si allinea con i risultati di altri studi su questo gruppo di età .
Sebbene la prevalenza dell’immagine corporea negativa in entrambi i sessi tenda ad aumentare tra l’infanzia e la metà dell’adolescenza, è interessante notare che ricerche recenti mostrano che rimane abbastanza stabile dopo la metà dell’adolescenza.
Gli individui in sovrappeso e obesi tendono ad avere livelli più elevati di insoddisfazione corporea rispetto ai loro coetanei normopeso.
Poiché l’insoddisfazione corporea è collegata a sentimenti negativi legati al proprio corpo e/o all’aspetto, può innescare la fame emotiva come risposta ai sentimenti negativi.
La fame emotiva è un comportamento alimentare disregolato che è stato strettamente associato a una maggiore adiposità e ad un aumento del rischio di obesità nell’adolescenza e nell’età adulta.
Trovare con l’aiuto di un professionista la giusta via per regolare le proprie emozioni risulta un fattore chiave per controllare la fame emotiva!
Fonte:
Emotional Eating in Adolescence: Effects of Emotion Regulation, Weight Status and Negative Body Image
Nutrients 2021, 13, 79. https://doi.org/10.3390/nu13010079